Siamo molto contenti di avere realizzato questo progetto in collaborazione con l’arc. Pietro de la Pierre, Valeria Bertaccini, Efrem Sapienza e con l’aiuto ed il supporto della comunità degli skaters torinesi.
Parco Dora è un icona storica per la città di Torino.
E’ un parco post-industriale della città di Torino di 456.000 m² di estensione, situato nell’area di Spina 3 dove fino agli anni Novanta sorgevano i grandi stabilimenti produttivi della Fiat e della Michelin.
Questo spazio è una grande eredità storica ed abbiamo avuto l’incarico di progettare il nuovo skatepark composto di una larga e divertente miniramp ed un area street fatta di moduli in ferro che durante i festival e gli eventi in programma nella location possono essere spostati e stoccati.
L’uso dell’acciaio, di tubolari di sezioni diverse ed i colori scelti sono un richiamo al mondo delle fabbriche e del lavoro che anni fa veniva svolto qui.
Sulla base dei rapporti intercorsi con l’ASD Associazione Skateboarding Torino e altre realtà di rilievo sul territorio cittadino quali l’ASD Torino skateboard, si è proceduto alla definizione di un intervento su misura in grado di soddisfare le particolari esigenze sportive di quest’area, nonchè inserirsi nel contesto industriale del sito.
Nella definizione degli interventi si è tenuto un approccio territoriale valutando le realtà sportive locali e gli impianti presenti sul territorio cittadino, al fine di integrare le attrezzature per dare un offerta sportiva il più possibile completa sul territorio.
Storia:
Durante gli anni di attività, lo stabilimento Vitali ospitava la più grande delle acciaierie del complesso delle Ferriere Fiat, nella quale erano prodotti i lingotti per i semilavorati destinati alla produzione di lamiere, tubi e molle. L’acciaieria Vitali si componeva di due capannoni affiancati e connessi tra loro, disposti parallelamente all’asse di corso Mortara, ospitanti le differenti fasi di lavorazione: da nord verso sud, si trovavano i settori dei servizi, dei forni, della colata e dello strippaggio.
Della parte più grande dell’acciaieria, corrispondente ai primi tre settori, è stata rimossa la copertura, mantenendo le torri in calcestruzzo e gli imponenti pilastri, che segnano la scansione dei diversi comparti di lavorazione; la tettoia conservata corrisponde al più piccolo dei capannoni dell’acciaieria Vitali, quello dello strippaggio. La denominazione del capannone deriva dall’operazione che in esso veniva effettuata: lo “strippaggio”, ovvero l’estrazione dei lingotti d’acciaio dallo stampo in cui vengono prodotti, effettuata mediante un pistone comandato idraulicamente per colpire vigorosamente la lingottiera.
YEAR
2021
TYPE
Design